Cristo non è risorto per lasciarci ancor più imbecilli e carnali.

Cristo non è risorto per lasciarci

ancor più imbecilli e carnali

di don Giorgio De Capitani
Lo Spirito chiede spirito, quello dell’essere umano, che è divino nell’Uno divino.
“Fuori” del nostro essere vi è solo imbecillità, e bestialità carnale.
Ogni potere è “fuori”, perciò imbecillità e bestialità carnale, causa di ogni criminalità, da condannare senza pietà, ma ciò richiede lo spirito che sa giudicare, distinguendo ciò che è giusto da ciò che non è giusto.
“Fuori” ci sarà solo confusione di idee, imbecillità di dotti fuori di testa, diplomazie anche religiose, ancor più oscene di una politica che fa bene il suo mestiere: quello di litigare per portare a casa qualche consenso popolare, affari anche sporchi con il tiranno, alla faccia di ogni senso di giustizia, che è la premessa per una pace duratura.
Religioni allo sbando, una Chiesa impotente e populista, una politica di destra e di sinistra vergognosamente intrigante. E nel frattempo il mondo brucia, e la massa cerca ogni via di fuga, drogandosi di evasioni carnali.
Anche quest’anno l’annuncio: “Cristo è risorto!” è risuonato nel vuoto, tra canti di alleluia e suoni di campane che si sono dispersi nell’aria sempre più pesante che prima o poi peserà sulle nostre teste carnali.
Proprio nessuno si ribella, reagisce, resiste?
Forse solo gli uccelli che continuano a cinguettare, l’unica voce di una Natura che, nonostante tutto, continua a rigenerarsi, l’unica forse a resistere alla imbecillità e alla bestialità umana.

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