Una Valletta
tra assurdità, imbecillità, menefreghismo,
i soliti assenteisti populisti dell’ultima ora
e il solito invadente, ignorante messia…
In questi giorni, qui da noi, dove risiedo, in una zona lecchese tanto bella quanto brutta (dipende da quale punto di vista!), sta succedendo di tutto, o, meglio, sta venendo a galla qualcosa di allarmante e di paradossale, per non dire di allucinante.
Ho detto “venendo a galla”, in realtà da tempo la situazione amministrativa, che coinvolge i due paesi, Santa Maria Hoè e La Valletta Brianza, divisi come comuni ma che fanno parte dell’Unione dei Comuni Lombarda della Valletta, si è fatta drammatica, a causa di una forte tensione, scatenata scriteriatamente dal sindaco di Santa Maria Hoè, Efrem Brambilla, con il cieco ottuso consenso dei suoi più diretti collaboratori.
La drammaticità della tensione, che rischia di mettere in pericolo alcuni servizi importanti e tanto altro, è venuta di nuovo a galla durante il Consiglio dell’Unione, tenutosi martedì scorso 13 dicembre, a cui non hanno partecipato, avendo dato le “dimissioni” il giorno precedente, Efrem Brambilla e Valentino Scalambra (membri della giunta dell’Unione), Massimiliano Nessi e Daniel Fumagalli (consiglieri).
Il Presidente dell’Unione, nonché Sindaco de La Valletta Brianza, Marco Panzeri, che tutti conosciamo per la sua grande obiettiva competenza nel campo amministrativo che è di pochi, ha fatto una relazione dettagliata e complessa di tutte le inadempienze e le promesse non mantenute del sindaco di Santa Maria Hoè, dicendo chiaramente che la recessione parziale, pur legittima, doveva avere tempi più lunghi e ragionati, anche con un progetto ben chiaro in testa, rispettando tutte le norme per un ponderato e serio passaggio senza incertezze e conseguenze letali per nessuno dei due Comuni.
Il giorno 15 dicembre ho letto su Merateonline una dichiarazione congiunta di alcuni ex consiglieri di Santa Maria Hoè (Roberto Corbetta, Gilberto Tavola, Mario Brambilla, Fabiana Tavola, Giovanni Marucci, Gianfranco Barbieri), che disperatamente implorano pace tra i due Comuni perché non buttino nel cestino tutto un lavoro costruttivo di anni e anni, anche paventando una recessione di un paese, Santa Maria Hoè, che ultimamente si è troppo isolato per avere un futuro promettente. Naturalmente, come è nel loro stile di campanilisti nati, sono rimasti nel mezzo: dando la colpa ora all’uno, Efrem Brambilla, ora all’altro, Marco Panzeri.
Ora mi chiedo: questi ex consiglieri dove sono stati finora, visto che, dopo le ultime elezioni amministrative, (non erano neppure riusciti a mettere insieme una lista da contrapporre a quella di Efrem Brambilla!) sono spariti nel nulla? Tranne Gianfranco Barbieri, non ho mai letto un loro pubblico intervento per dissentire dall’operato osceno del loro pazzoide sindaco. E mi ricordo benissimo che, nella precedente amministrazione, c’era un rappresentante della minoranza nel Consiglio dell’Unione (non mi ricordo chi fosse), il quale, quando il suo sindaco si asteneva dal votare certe delibere, anche lui si asteneva. Una cosa oscena mai vista!
E adesso si fanno vivi, stracciandosi le vesti, come farisei ipocriti?
Certo, tutto fa brodo, se si ottenesse l’effetto di far rinsavire il sindaco di Santa Maria Hoè.
Ma avrei un’altra cosa da aggiungere: ho letto sulla vicenda in questione un piccolo trafiletto del signor Claudio Brambilla, direttore di Merateonline.
Eccolo tornato a dire la sua sulla Valletta, e sì che l’avevo contestato anni fa, beccandomi una querela civile e la condanna, perché gli avevo dato del “beccamorto” (andate a leggere il significato del tutto particolare e azzeccato della funzione del beccamorto).
Per sapere qualcosa della vicenda leggete qui.
Tuttora il signor Claudio Brambilla non conosce la realtà della Valletta, e parla a vanvera, con il suo chiodo fisso che le fusioni sarebbero da evitare. Opinione rispettabile, certo, ma non da imporre come fa lui anche per i piccoli paesi che lui non conosce. E non entro nel merito di ciò che sta facendo con il suo giornale nei riguardi delle amministrazioni di Merate, che lui crea e distrugge secondo i suoi paraocchi ideologici. Non c’è giorno che non mette nel suo mirino il sindaco di Merate. Mi chiedo: perché non fa lui il sindaco di Merate? Signor Claudio Brambilla, scenda in campo una buona volta, e vedremo le cazzate che farà! A differenza sua, sono sceso in campo, sempre, nella mia vita, e non parlo tanto per parlare, come fa lei, che da anni sproloquia su tutto pur di creare zizzania, malumori, dissapori, dubbi, scoraggiando chi si impegna per il socio-politico.
Certo, nel trafiletto, il Direttore di Merateonline sembra dar torto al sindaco di Santa Maria Hoè, e poi finisce dicendo che è arduo collaborare con Marco Panzeri per il suo carattere non facile. Ridicolo!
A questo punto, quasi quasi do ragione alla collaboratrice di Claudio Brambilla (A.M.), la quale anni fa aveva definito l’Unione “come due chiappe dello stesso culo”. Da querela!
Ma non posso non dire una cosa: mi chiedo chi veramente in questi anni, lunghi anni, si sia dato da fare per il bene comune di questi paesi? Da anni sto contestando il comportamento scriteriato del sindaco di Santa Maria Hoè, ma, vorrei di nuovo chiarire: di Efrem Brambilla come persona non mi interessa assolutamente nulla, e se contesto la sua vita privata è perché viene messa “oscenamente” in pubblico, e ciò lo ritengo indegno per un sindaco, che deve essere come un modello di essenzialità, pensando che tanti suoi cittadini fanno fatica a sostenere le spese quotidiane e non possono permettersi una vita da nababbo.
Ma contesto Efrem Brambilla soprattutto come sindaco per la sua pazzoide visione del bene pubblico, che mette a rischio non solo l’Unione, ma anche il futuro del suo paese.
E vorrei aggiungere che questo sindaco è così imbecille da non mettere in conto che fra qualche anno, magari fra poco, tutte le sue scelte scriteriate che sta facendo cadranno nel vuoto. Arriveranno nuovi amministratori, che, con un po’ di senno (basterà poco!), riprenderanno in mano la situazione, ribaltando tutto ciò che Efrem Brambilla sta facendo ora dividendo e distruggendo.
Ma credo che prendersela soltanto con Efrem Brambilla non sia del tutto corretto, visto che attorno a lui ci sono dei collaboratori che dovrebbero avere la testa in proprio, ma che però stanno dimostrando di non averla, e che perciò stanno collaborando rendendosi così complici di quanto sta di assurdo succedendo.
E che dire della popolazione del tutto menefreghista? Altro tasto dolente su cui riflettere.
NOTABENE
Qualcuno mi ha chiesto se fossi stato io parroco di Santa Maria Hoè che cosa avrei fatto? Efrem Brambilla come sindaco sarebbe durato neanche un giorno…
Per vedere il Consiglio comunale
de La Valletta brianza del 13 dicembre 2022
Per vedere il Consiglio dell’Unione
del 13 dicembre 2022
Ho così commentato sotto il video del Consiglio dell’Unione
La gente ragiona in modo fuorviante, ragiona con la mente che mente, e non accetta critiche. Non si può dire più niente e le tue querele ne sono la conferma.
Non si capisce neppure che le critiche, le tue critiche don Giorgio, sono sempre per il Meglio e per il Bene comune.
Questo sito non ha pubblicità, non ha sponsor, niente di tutto questo, ed è il contrario di giornali locali e non, in cui mediaticamente hanno creato un business che si nutre di carnalità.
Questo sito ne è l’esatto opposto come il tuo riflettere, pensare e agire sono l’opposto di ciò che c’è fuori.
È assurdo arrivare adesso e farsi sentire sulla questione dell’Unione della Valletta.
Mai un confronto, mai nulla neanche con te. Sempre un puro individualismo.
Parlare poi di un carattere più o meno bello è ridicolo. Si cade sempre così in basso.
Dici le parolacce e allora ti lapidano.
Hai un brutto carattere, ti isolano.
Dici la verità, ti mettono in croce.
…
Tutte giustificazioni della mente che mente!
Perché domina l'”amor sui” e la psiche più complessa e deprimente.