Il mesotelioma, tumore legato all’esposizione all’amianto: cure molto limitate

da Il Corriere della Sera

Il mesotelioma,

tumore legato all’esposizione all’amianto:

cure molto limitate

In Lombardia, dal 2000 ad oggi, 4.400 casi di mesotelioma maligno. Se il 65% dei casi è stato conseguente a una diretta esposizione ambientale per ragioni professionali, circa il 2% è stato riconducibile a esposizione familiare.
di Sergio Harari
Il mesotelioma è un tumore della pleura legato all’esposizione all’amianto, per il quale esistono cure oggi molto limitate. La latenza dal momento dell’esposizione al manifestarsi della malattia è molto variabile e può essere anche di svariati decenni. In Lombardia, dal 2000 ad oggi, il Centro operativo regionale, istituito presso la Clinica del Lavoro di Milano dell’Università degli Studi, ha censito Il mesotelioma è un tumore della pleura legato all’esposizione all’amianto, per il quale esistono cure oggi molto limitate. La latenza dal momento dell’esposizione al manifestarsi della malattia è molto variabile e può essere anche di svariati decenni. In Lombardia, dal 2000 ad oggi, il Centro operativo regionale, istituito presso la Clinica del Lavoro di Milano dell’Università degli Studi, ha censito 4.400 casi di mesotelioma maligno. Se il 65% dei casi è stato conseguente a una diretta esposizione ambientale per ragioni professionali, circa il 2% è stato riconducibile a esposizione familiare. Per semplificare e usare una analogia, in quest’ultima situazione l’amianto sembra comportarsi come una malattia infettiva: le fibre che, ad esempio, impregnano i vestiti del lavoratore, vengono respirate dai familiari quando rientra a casa, trasmettendo il rischio. Infatti, sebbene esista una correlazione fra intensità e durata dell’esposizione a questo pericoloso minerale, possono bastare anche minime quantità a innescare il processo tumorale.
La bonifica dei siti dove è presente l’amianto è molto complessa e costosa ma deve essere attuata e purtroppo in Lombardia resta ancora molto lavoro da fare, soprattutto in area di proprietà privata, mentre il picco di mesoteliomi è atteso per i prossimi 10-15 anni.. Se il 65% dei casi è stato conseguente a una diretta esposizione ambientale per ragioni professionali, circa il 2% è stato riconducibile a esposizione familiare. Per semplificare e usare una analogia, in quest’ultima situazione l’amianto sembra comportarsi come una malattia infettiva: le fibre che, ad esempio, impregnano i vestiti del lavoratore, vengono respirate dai familiari quando rientra a casa, trasmettendo il rischio. Infatti, sebbene esista una correlazione fra intensità e durata dell’esposizione a questo pericoloso minerale, possono bastare anche minime quantità a innescare il processo tumorale. La bonifica dei siti dove è presente l’amianto è molto complessa e costosa ma deve essere attuata e purtroppo in Lombardia resta ancora molto lavoro da fare, soprattutto in area di proprietà privata, mentre il picco di mesoteliomi è atteso per i prossimi 10-15 anni.

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