Almeno a Natale!
L’EDITORIALE
di don Giorgio
Almeno a Natale!
ALMENO A NATALE!
I lupi diventano agnelli,
e i diavoli si segnano con l’acqua santa.
ALMENO A NATALE!
Gli empi confessano i loro peccatucci,
e manducano il corpo di un Bimbo innocente.
ALMENO A NATALE!
I ladri rubano di meno,
pensando di rifarsi il giorno di Santo Stefano.
ALMENO A NATALE!
Gli ostinati di cuore si fanno commuovere,
versando qualche lacrimuccia
all’ascolto di una storia di guerra di un vecchio rimbambito,
o di una ninna nanna di un povero cristo di bimbo
che strilla maledettamente perché non vuole recitarla.
ALMENO A NATALE!
Si invita a pranzo qualche barbone,
che non sembra più un barbone,
ma che il giorno dopo si sente ancora più barbone.
ALMENO A NATALE!
Le campane hanno via libera di suonare a distesa,
zittendo per qualche ora le bocche sputa-bestemmie.
ALMENO A NATALE!
Un altro amico è ritrovato,
con tanti bei ricordi da raccontarsi,
fino ad abbracciarsi, dopo qualche bicchiere di troppo,
promettendosi vicendevolmente felicità eterna.
ALMENO A NATALE!
I capricciosi bambini si fanno teneroni,
al pensiero “imposto” di altri bambini
che piangono “da lontano”.
E guai se non piangessero!
Come potremmo dire ai nostri viziati bambini
di fare meno capricci?
ALMENO A NATALE!
Il papa in piazza san Pietro
abbraccia il mondo intero con i suoi auguri multilingue,
che sembrano graditi anche ai morti di fame,
resi felici almeno per un giorno dalla benedizione papale,
carica di tante indulgenze plenarie.
ALMENO A NATALE!
I cristiani si ricordano di un certo Gesù
che è nato chissà quando e chissà dove
in una stalla tra il bue e l’asinello.
ALMENO A NATALE
Matteo Salvini offre mezzo euro a un bimbo,
figlio di extracomunitari fuorilegge,
perché si comperi una caramella
così che il viaggio di ritorno al proprio paese
sia meno amaro.
PERFINO A NATALE…
Anche Dio si stanca delle nostre ipocrisie,
e decide ogni anno di anticipare la sua morte.
A ucciderlo ancora è una Chiesa
che continua ad adorare un bambinello di gesso,
baciato e ribaciato dai devoti più atei e dagli atei più devoti,
pronto per essere di nuovo rimesso in soffitta,
in attesa di un altro natale
ancor più lontano da quel Natale,
quando il Figlio di Dio sapeva che sarebbe diventato
lo zimbello di lupi che per un giorno si travestono da agnelli.
23 dicembre 2017
EDITORIALI DI DON GIORGIO 1
EDITORIALI DI DON GIORGIO 2
Splendido. Grazie don! E (senza scherzi) buon Natale.