Martedì sera, 23 luglio, Assemblea pubblica con la presenza del Vicario episcopale di Lecco sulla rimozione di don Giorgio da Monte

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Martedì 23 luglio 2013 Assemblea pubblica con la presenza del Vicario di Zona don Maurizio Rolla per discutere sul trasferimento-rimozione di don Giorgio De Capitani dalla parrocchia di S. Ambrogio in Monte di Rovagnate (Lecco).

 

 

30 Commenti

  1. davide ha detto:

    Nooooooooooo ma questa Chiesa non cambiera’ mai???? Grazia D. Giorgio per tutta la forza che ci hai donato ….. certo che andare in Chiesa adesso diventa piu’ difficile

  2. Rolando ha detto:

    Condivido parola per parola quello che ha scritto patrizia!!!!Anch’io dico: caro vicario di zona si vergogni per ciò che sta facendo.Non si continua che a uccidere la speranza di tutti coloro che stavano pensando ad una primavera nella chiesa.I soliti infingardì caririeristi continuano a lavorare con la usuale indecenza, confidando che dopo l’attuale papa riporteranno la chiesa allo statu quo ante.Sono come dei sorcetti che quatti quatti aspettano di colpire di nuovo.Mi fate pena in tutta la vostra arroganza!

  3. ettore ha detto:

    MA io mi chiedo dove sta la stranezza. Ogni sacerdote cambia parrocchia dato che la parrocchia non è del prete ma della gente lui li vi svolge un servizio in nome della Chiesa che lo ha mandato!
    Poi don Giorgio che dice di essere onesto ecc.ecc. quando è stato ordinato prete ha PROMESSO OBBEDIENZA!!!!!!!!!!!! ma anche lui come i suoi amici politici dice dice poi non fa. Cari parrocchiani cambiare va bene e penso sia salutare anche per un prete conoscere realta diverse. Auguro a Don Giorgio di essere mandato in una bella periferia di MIlano dove si lotta ogni giorno nelle strade con i poveri e i diseredati e le persone in difficoltà e non si ha il tempo di stare da soli davanti ad una telecamera a sparare invettive!!!senza muovere un dito concreto. (es Don gallo non aveva il tempo si stre tutte le sere davanti alla telecamere perché i poveri e il Vangelo hanno bisogno di altro).
    Inoltre il caro Don Gallo si polemico (nelle piazze ripeto e non dietro la web cam ) ha sempre avuto un buon rapporto con il suo vescovo e la chiesa aperto al dialogo e mai allo scontro…..
    Buon cambiamento….

    • giovanni non padano ha detto:

      Hai detto più cazzate delle parole che sei riuscito a mettere in fila

    • haiku ha detto:

      A Milano ci sono:

      a) 1 cardinale
      b) movimento C.L.
      b) presidente regione indigeno, autoctono.
      c) il nesso con Don Gallo?

      Nel S.Vangelo:” i poveri sono SEMPRE con voi”.
      Di conseguenza, qualcosa, qualcuno non cambia.
      C’è niente da fare…………….!

  4. Patrizia ha detto:

    Ragazzi, se vi interessa, c’è un articolo sull’argomento, su http://www.ilfattoquotidiano.it.Buona letture.

    • Patrizia ha detto:

      Mi è venuto scritto male, comunque il sito è quello de Ilfattoquotdiano di Travaglio.

    • Haiku ha detto:

      L’ideale è leggere la lettera della Congregazione del Clero. Questa possibilità almeno per ora non c’è.

      Speriamo di poterla leggere integralmente, facendo attenzione ai verbi ed al tempo,anche quando condizionale, come inciterei a…

      Incredibile.

      Con gratitudine,invio auguri d’ogni bene a Don Giorgio, e a Patrizia.
      Ciao.

  5. GIANNI ha detto:

    Pur con talune difficoltà tecniche, ho ascoltato l’assemblea, ma non ho ricevuto la risposta alla domanda di fondo:
    perchè quella decisione?
    Forse, don Giorgio, ricordi che ti avevo scritto privatamente, e ti avevo detto che Scola, in attesa dei risultati dell’elezione pontificia, si sarebbe attenuto al principio del vivi e lascia vivere.
    Ora quella fase è passata.
    Ma io cerco sempre di essere positivo e di vedere il lato migliore delle situazioni, per cui faccio questa riflessione.
    Se il Cristianesimo oggi lo conoscono tutti, credenti e non, è perchè non ci si è limitati a diffonderne la conoscenza tra i quattro seguaci di una setta.
    Ora, se è vero che vai via da una comunità, è anche vero che chi ne fa parte il tuo pensiero lo conosce già, magari a differenza di coloro che, facendo parte di altra comnunità, lo conoscono poco o nulla.
    Non è, quindi, questa, l’occasione per diffondere la tua parola oltre i confini della comunità attuale?

  6. Fausto ha detto:

    Sia per la sostanza sia per i metodi, che non cambiano mai, mi vien voglia di non andare più in Chiesa. Ma cosa mi può dire di buono gente che si comporta così?
    Grazie Don giorgio per quello che sei e che fai!
    Fausto

  7. Pe. José Nacif Nicolau ha detto:

    Don Giorgio, sono rimasto questa mattina “con la bocca aperta,´´ come se dice da noi brasiliani quando succede qualcosa fuori la normalità. Ogni settimana bevo la tua riflessione che ricevo via la e mail.Grazie.
    Sono solidario a te fino in fondo. Grazie per la tua bravura, per il tuo coraggio, per la maturità della tua fede.
    Quando mi è successo qualcosa di simile ho letto una riflessione da un spagnolo. “ Quando i farisei, nella loro logica ipocrita domandarono a Gesù: siamo forse ciechi anche noi“? Gesù fa la condanna più grave dell´autosufficienza,del dogmatismo, del puritanesimo, del legalismo, dell´ortodossismo.
    Oggi come allora non saranno gli specialisti, i santoni né i gerarchi i veri veggenti della storia, ma quelli che hanno occhi così pieni di luce da scoprire il mistero senza averne paura, capaci di riconoscere la genuinità delle cose e la giustizia degli uomini. Sono quelli che temono che il dono di Dio che è la vita venga mistificato.
    Sono quelli, come lei, che non temano nè si preoccupano troppo che sia difesa la sua chiesa perche la loro fede è vera e sanno che Dio non ha bisogno delle nostre difese.
    Cristo stesso ha detto che i poveri, i semplici, gli ultimi, LE VITTIME DEL FARISEISMO E DEL POTERE, saranno i veri giudici della sorte definitiva della nostra esistenza.
    A te mio abbraccio forte, forte… coraggio. d. José Nacif, dal Brasile, Tiradentes, Minas Gerais.

  8. giampaolo filipponi ha detto:

    Si rinnova la prassi dell’epurazione,di berlusconiana memoria, purtroppo ora tocca al ns amatissimo Don Giorgio.
    Vorrei domandare al card. Scola il motivo con il quale prende queste decisioni. Forse vuole cancellare dalla leghista(ancora per poco) lombardia, una voce fuori dal coro di CL (ovvero CORRUZZIONE E LOTTIZZAZIONE) di cui il card. è uno dei maggiorenti.Fortunatamente non è stato eletto papa altrimenti questa congrega di CL avrebbe dominato il mondo cattolico, con tutti i disastri e conseguenze immaginabili. Perchè non prende le difese dei più deboli e sottomessi come DIO gli ordinato. Forse sarebbe meglio che criticasse le azioni nefaste dei suoi soci CIELLINI, e del berlusca che ha combinato le più aberranti azioni anticristiane che un politico possa fare.Ridateci l’esimio ed evangelico CARD. TETTAMANZI, invece di questo pseudo rappresentante della fede pidielleghista.Non mollare Don Giorgio poichè stai dalla parte giusta, e spero tanto che papa Francesco si accorga di te e delle tue ammirevoli azioni cristiane.

  9. peppino255 ha detto:

    I motivi, anche se non espressi, sono più che evidenti. L’Italia + un posto dove chi fa qualcosa per bene e nell’interesse di tutti, deve essere subito contrastato, affinché tutti vadano nella direzione prefissata da chi ha interesse a tener tutti incolonnati verso l’ignoranza e verso gli interessi personali del singolo potente. Ci sarebbe bisogno di tantissimi “Don Giorgio” ma questo è il momento a partire dal quale i fedeli e tutte le persone ONESTE facciano sentire civilmente la propria voce in favore degli ultimi e degli onesti. Il potere ecclesiastico sembra chiaramente colluso con quello falsamente politico, ecco perché nascono queste sconcezze. Diciamo con chiarezza che noi siamo dalla parte di tutti i Don Giorgio di questo mondo e che la rimozione dei Don Giorgio non potrà mai rimuovere dalla nostra mente il “bene” che noi pensiamo di lui e di quelli che, come lui, sono costretti all’obbedienza.

  10. Stefania ha detto:

    Tutta la mia stima e solidarietà a don Giorgio: NON UBBIDISCA!!!! Vorrei però sollecitare la comunità di Monte di Rovagnate a cogliere questa opportunità per organizzarsi autonomamente, tornando alle origini delle prime comunità cristiane, in cui non c’erano preti, ma presbiteri (anziani, laici) scelti dalla comunità stessa. Coraggio!!!

  11. giovanni non padano ha detto:

    Non c’è da stupirsi del comportamento del vicario,fa parte della chiesa struttura. Don Giorgio è un sassolino tra gli ingranaggi e quindi è da rimuovere, qualsiasi scusa è buona. Non importa se la sua chiesa è sempre piena. Non importa se i suoi insegnamenti sono in linea con il Vangelo. Secondo la chiesa struttura è un elemento di disturbo e quindi è da eliminare. Non dimentichiamoci che è proprio grazie a questo meccanismo che tale struttura dura da più di duemila anni. Eliminare ogni forma di dissenso anche a costo di agire contro i propri insegnamenti per salvare la struttura,ecco il succo di questa vicenda.

  12. massenzio ha detto:

    mia nonna diceva “si chiude una porta, si apre un portone”. ho ascoltato per intero la registrazione e ho potuto constatare che a monte c’è una comunità bella agguerrita in grado di camminare con le proprie gambe. per lei quindi l’occasione è ghiotta per ricominciare da capo in un’altra parrocchia per mettere un po’ di pepe sulle anime intorpidite che troverà nella sua nuova destinazione.
    p.s. se la rimandano a Introbio la vengo a trovare

    • Patrizia ha detto:

      A pensarci bene è proprio così, bisogna andare a seminare anche altrove, dove c’è più bisogno.
      Sarà quel che il Signore vuole.

  13. renato ha detto:

    Se vogliamo veramente bene a don Giorgio, perchè non scrivere a Papa Francesco esponendo il caso?

  14. Patrizia ha detto:

    Io sinceramente non so come ha fatto don Giorgio a rimanere tanti anni in un Istituzione del genere, sicuramente gli avrà dato la forza il Signore,sono falsi peggio del demonio.
    Io non mi scandalizzo per le parolacce di don Giorgio,ma bensì per i loro misfatti.

  15. attilio ha detto:

    Circa l’idea di riunire più parrocchie con un solo parroco, un solo pastore, coadiuvato da altri pastori,può essere praticabile.Non tocca me opinionare, ci mancherebbe.
    (Dipende anche dalle Comunità,dalla loro fede, o no.)

    Non è questo il tema della mia opinione. Io posso dire e aggiungere “andate a vedere”,dove una comunità parrocchiale è stata “privata” del suo pastore, la comunità è “morta”. La soluzione di far girare un “jolly”, non è neppure, a mio avviso proponibile.
    Comunque quando certe “robe” succedono,anche dove la comunità accoglie un nuovo pastore,qualcosa scatta per cui la Comunità comunque non “risponde più”. Il nuovo pastore a volte,ed è comprensibile, tende a chiudersi.
    Parlo dove avviene una sostituzione. La dove rimane una sede vacante, meglio non parlare.

    Nel mio caso, grazie a Dio, e grazie a Don Giorgio, mi considero parrocchiano a tutti gli effetti. Tutti gli altri della rete “virtuale”,eccetto qualche Cattolico di serie “A”, si considerano quanto meno facenti parte della Comunità di Rovagnate al Monte.
    Concedetemi di opinionare circa ed intorno ad una Evangelizzazione,stupenda,dinamica,radicale, di gusto mega. Una realtà che valica la geografia di Rovagnate.

    Così, mi scuso, allo stesso tempo,quando appartenessi al Consiglio Parrocchiale, ed in un certo senso non mi sento escluso,io proporrei una lettera a Sua Santità Papa Francesco.

    Proporrei una sorta di “ordine di servizio” che fa così:” Per un ordinario avvicendamento si dispone che Don “tizio” ragglunga Rovagnate e Don Giorgio de Capitani si trasferisca, di corsa, sulla sedia di S.Ambrogio”.

    Eccolo la. Qualcuno,bontà sua dirà:” L’è matt! Benissimo, a me per esmpio i “mac” mi piacciono. E allora?”.

    Sicuramente,senza dubbio Don Giorgio direbbe NO. La Comunità direbbe NO.Chi direbbe SI?

    Direbbe si tutta la CHIESA, che ama la rivoluzione,scusate,una rivoluzione, un’accompagnamento SENZA violenza. Esattamente come scrive Il card.J.M.Bergoglio,attuale S.Padre Francesco, in un Suo editoriale (2011), Diòs en la ciudad. Lo pubblica Munera.it. Leggiamolo,specialmente nel finale del pensiero,3 righe.

    Devo finire. Io mi rimetto all’art.21 dell’attuale Costituzione (sperando sopravviva),questo è chiaro.

    Allo stesso tempo chiedo, a chiunque. Nel Sermone alla Montagna,tra le altre cose, non c’è forse qualcosa che orienta ad una qualsiasi “Politica”, magari di geografia molto in quota, insomma alta?

    Don Giorgio sono stato un pò lungo. Mi scusi e allo stesso tempo la ricordo perchè la Sua gioia continui.Continuando la Sua continua la nostra. GRAZIE.

    attilio.

  16. Stefano ha detto:

    Inorridito dalla scelta di rimuovere Don Giorgio presa dal Card. Angelo Scola. E inorridito ancora di più se penso che ci sono alcune parrocchie del decanato di Brivio con chiese e oratori vuoti per colpa di preti che non sono capaci di portare Gesù alla gente ma che, a differenza di Don Giorgio che chiesa e oratorio li riempie, non vengono rimossi perchè immanicati col vescovo. Don Giorgio, vada avanti e non si fermi!

  17. attilio ha detto:

    Don Giorgio, buongiornissimo.

    Lo domando agli addetti al “caso”.

    Questa “roba” E’ NECESSARIA?

    Sopratutto, a CHI E’ NECESSARIA?

    Dirlo fuori dai denti no eh!

    Don Giorgio grazie e a disposizione.

    attilio.

  18. Sandro Di Marco ha detto:

    Che tristezza Don Giorgio, tutta la mia solidarieta’, e’ davvero incredibile che voci come le sue vengano messe a tacere.

  19. trevize ha detto:

    Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito (Lc 11,52)

    Ma in realtà è la singola persona che si autolimita, cercando all’esterno qualcuno o qualcosa cui affidarsi… ma questo è un altro discorso.

  20. Patrizia ha detto:

    Mi viene in mente che mentre il loro Capo è a raccogliere onori in Brasile, la Chiesa che governa e rappresenta continua a compiere misfatti, mettendo a tacere preti “scomodi”, è più facile tollerare preti pedofili e corrotti.
    “Caro” vicario di zona si vergogni Lei e chi rappresenta.

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