Povera società, povero stato e povera chiesa!

L’EDITORIALE
di don Giorgio

Povera società, povero stato e povera chiesa!

Non entro nel merito del Ddl Zan contro l’omotransfobia. Non ho letto il testo e non mi ritengo uno di quei milioni di italiani che sanno tutto di tutto, sentenziando a destra e a sinistra.
Dico solo una cosa: l’entrata a gamba tesa del Vaticano in una questione che riguarda il Parlamento italiano ha creato nella nazione una tale tensione e una tale divisione tra credenti e non credenti e tra gli stessi credenti da pormi una semplice domanda: la Chiesa istituzionale è ancora governata da “imbecilli”?
Come prete, come credente, come cittadino e come spirito libero soffro nel vedere una società e una religione talmente carnali da convincermi che senza la Mistica si arriverà ben presto a toccare il fondo del burrone.
Povera società, povero stato e povera chiesa!
Siete qualcosa di riprovevole, da buttare al macero.
Siete già un rottame!
Vorrei andarmene su un’isola a contemplare il mio Dio, quel Dio che abita nel mio essere interiore, là dove non c’è né sesso, né patria né religione, e tanto meno quella imbecillità che ha coperto il mondo intero, facendo della creazione la più brutta immagine di Dio stesso.
Vorrei andarmene da una Diocesi orrendamente “stupida”, e vorrei andarmene da una Brianza stupidamente brutale.
Che gli altri crepino tutti, sono stanco di vivere tra imbecilli e bestemmiatori.
Su un’isola, non solo, ma con il mio Bene, che è lo spirito più puro che esista su questa terra.
L’umanità ripartirà “nuova”, dal frutto di quel Bene Sommo che, nonostante tutto, continua a ingravidare i grembi puri degli esseri umani.
26 giugno 2021
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