Questi nostri cari innocenti bambini

EDITORIALE
di don Giorgio De Capitani

Questi nostri cari innocenti bambini

Beh, che gli italiani siano un popolo alla moda, già da tempo lo sapevo. Hanno una debolezza innata: a loro piace stare dalla parte dei più deboli, magari votando per anni e anni un certo Silvio di cognome Berlusconi, l’uomo più potente d’Italia. Allora… forse oggi in declino. Ma non illudiamoci.
D’altronde, basta rendersi vittime, e il gioco è fatto. Poveretto! Come lo hanno trattato male! Agli italiani piacciono le vittime.
Ci commuoviamo subito se i deboli sono in particolare i bambini. Cade un aereo? Il giornalista subito evidenzia: Tra le vittime c’erano anche bambini! C’è una sparatoria? Il cronista sottolinea la presenza di un bambino. La guerra tra Israele e Hamas sta diventando una carneficina? Basta una foto di un bimbo massacrato dalle bombe, e il mondo si ribella. Questo no! È troppo: la nostra coscienza non lo sopporta!
Quanta tenerezza ci fanno questi cari bambini! Poco importa se poi li viziamo, facendoli invecchiare prima del tempo! Poco importa se poi li maltrattiamo in casa, o li strumentalizziamo a nostro piacimento. Gingilli di abbellimento: usa e getta! Dipende.
I bambini! E ce ne freghiamo dimenticando che crescono con i nostri stessi vizi di adulti consumati nell’anima e nel corpo.
Ma i bambini ci fanno tenerezza: sono innocenti! Ma da quando sono innocenti? La Chiesa ci dice con un dogma (non si può dunque dissentire) che nasciamo tutti con il peccato originale, perciò già marci da quando siamo stati concepiti. Se col battesimo rinasciamo alla grazia di Dio, perché lo sperma rimane ancora corrotto, e genera corruzione? Non è una contraddizione? Sbaglio? Questa Chiesa con i suoi dogmi perché ci imbroglia? Fino a quando la sopporteremo?
I bambini diventano innocenti col battesimo. Dunque, al di fuori della Chiesa, i bambini non sono innocenti. Ma che diciamo?
I bambini e la guerra. Andrebbero protetti come zona riservata. Sono bambini! E chi si scandalizza sapendo ancora oggi che ci sono bambini-soldato, con le armi nelle mani, pronti a sparare come adulti professionisti? Propaganda! Meglio non pensarci!
E che dire dei bambini, nel nord o nel sud d’Italia, oggi non fa più differenza, che crescono con l’istinto mafioso, in un contesto pedagogicamente mafioso? Lo vediamo anche nei nostri piccoli paesi borghesi, perbenisti, cattolici, dove i piccoli crescono nell’odio tribale tra famiglie di parenti che si guardano in cagnesco da secoli per un sentiero conteso.
A furia di dire che i bambini sono innocenti, ci dimentichiamo di educarli. Educare i piccoli è un lavoro paziente e lungo, costante e tenace. Fingiamo di educarli, e li proteggiamo con menzogne, lasciandoli crescere nelle menzogne.
Un prete che cerca di creare una nuova comunità di adulti maturi, e in tale contesto vuole educare i più piccoli, alla fine trova un muro insormontabile, e se ne deve andare. Ne arriva un altro che si dà anima e corpo ai più piccoli, trascurando il contesto della comunità di adulti: alla fine che cosa otterrà?
I bambini crescono, non rimangono sempre bambini. Certo, ci sono sempre altri bambini. Ma a che gioco giochiamo? Gli adulti di oggi chi sono, se non i bambini di ieri, lasciati per anni nella bambagia di una innocenza tradita? 
27 luglio 2014

1 Commento

  1. Riccardo ha detto:

    Bambini che si prostituiscono a 6-8 anni per comprare un i-phone, sono innocenti?
    Bambine che chiedono 5 euro in prima elementare ai compagni per lasciarsi guardare le parti intime, sono innocenti?
    Bambini che deridono, umiliano o picchiano un compagno disabile, sono innocenti?
    Bambini che deturpano le facciate dei condomini con bombolette di vernice e scritte oscene, sono innocenti?
    Bambini che vendono la droga ad altri bambini, sono innocenti?
    Bambini che seviziano e accecano piccoli animali, sono innocenti?
    Bambini che organizzano racket in classe, pretendendo il pizzo dai compagni, sono innocenti?
    Due dodicenni che si prostituiscono con adulti, sono innocenti?

    Purtroppo non c’è nulla di inventato, è cronaca che tutti abbiamo sentito.

    Basta con questa pretesa, presunzione di innocenza!

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