LA SOLITA VOCE ANONIMA…

LA SOLITA VOCE ANONIMA…

di don Giorgio De Capitani
Che un paese già anonimo per la sua inconsistenza come comunità creativa partorisca anche voci anonime mi urta profondamente, per il semplice fatto che non vedo ancora una via d’uscita, dopo anni di totale chiusura ad ogni volontà di riscatto.
Non necessariamente quella comunità può chiamarsi Perego, ma che effettivamente sia quel piccolo gioiello, che mi ha cullato negli anni della mia crescita da fanciullo fino a quando, più che ventenne, son dovuto emigrare per doveri pastorali, questo mi dà tanta amarezza.
Nemmeno un rigurgito di orgoglio di un nome e cognome di cittadino, almeno uno, che esca dall’anonimato e alzi la testa per dire: Sono qui, pronto per dare una mano a ridare vita a una comunità che dorme quasi in stato agonico.
Ogni tanto esce una voce, la solita, anonima, ma per dire che cosa? Qualcosa di un passato sepolto proprio da quelle anime agoniche che, quando hanno un sospiro di ripresa, si firmano: “Anonimo della Valletta Brianza”.
Un passato, da imporre nelle sue ombre da parte di anime anonime, non potrà che lasciare nella sua tomba un paese, distrutto da anni dalla inettitudine e stupidità di amministratori meschini e ottusi, che si sono quasi divertiti a calpestare un gioiello, frantumandolo in modo irreversibile.
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