Basta un sì!

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da www.bastaunsi.it

Il 4 dicembre:

il giorno in cui l’Italia può cambiare

Il 4 dicembre! Il Consiglio dei ministri ha dunque fissato la data del referendum con il quale gli elettori italiani confermeranno o respingeranno la riforma costituzionale approvata lo scorso aprile dal Parlamento.
Dopo oltre due anni di esame, discussione e modifiche del testo, e soprattutto dopo 30 anni di tentativi di modernizzazione della nostra Carta fondamentale, il 4 dicembre avremo finalmente l’opportunità di scrivere una pagina importante della nostra storia nazionale. Come Comitato Basta un Sì siamo estremamente soddisfatti: finalmente la campagna referendaria sarà svincolata da pretesti e potrà entrare nel vivo e concentrarsi, ci auguriamo, soltanto sui contenuti della riforma.
Viviamo un tempo difficile per l’Europa e per il mondo intero. Questa è una fase storica purtroppo caratterizzata da sentimenti di paura e di incertezza. Si diffonde l’illusione che la soluzione ai nostri problemi sia chiuderci sempre di più in noi stessi, costruendo muri e chiudendo frontiere. La preferenza espressa dagli elettori del Canton Ticino per l’introduzione di regole meno permissive per il lavoro dei transfrontalieri italiani ne è solo l’esempio più recente. La paura del futuro e della sua complessità è forse la causa primaria di questo clima, che finisce per tradursi in una forma di sfiducia nelle istituzioni politiche. Grazie al referendum costituzionale l’Italia può diventare un luogo di “resistenza” a queste paure, un modello di rilegittimazione e di rinnovamento della democrazia rappresentativa, di una politica che riesce a riforma sé stessa con l’aiuto dei cittadini.
Il 4 dicembre noi italiani avremo l’opportunità di migliorare le nostre istituzioni rendendole più stabili, efficienti, finalmente capaci di assumere decisioni in tempi rapidi e per questo più credibili. La riforma avrà effetti positivi sulla nostra vita quotidiana, perché migliorerà la capacità dello Stato, delle Regioni e dei Comuni di rispondere alle esigenze concrete degli italiani, di sostenere il lavoro è l’attività economica, di irrobustire le politiche sociali e il welfare.
Il 4 dicembre non esisteranno partiti, governi, colori né calcoli politici: esisteranno solamente il Sì e il No. Chi pensa che l’Italia come è oggi sia efficiente, può votare No. Chi crede che l’Italia possa fare di più, che possa ambire a un ruolo da protagonista in Europa e nel mondo, che possa essere moderna e vicina ai bisogni e alle speranze dei suoi cittadini, può votare Sì.
26 settembre 2016

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