Oggiono, Pescate, ecc. “vergognosi” paesi brianzoli candidati all’Oscar della barbarie!

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di don Giorgio De Capitani
Prima di parlare di Oggiono (Lecco) e del suo sindaco leghista-razzista, Roberto Paolo Ferrari, vorrei inquadrare il clima che si è creato in questi giorni o, meglio, quella disumanità barbara che nei giorni scorsi ha avuto il suo apice nell’episodio degli abitanti di  Gorino, frazione di Goro, provincia di Ferrara, in Emilia Romagna.
Non sto a raccontare i fatti, ma solo vorrei farvi riflettere su quanto ha detto una povera vecchiaccia (evito di dire anziana di proposito), la quale così ha risposto alla giornalista-inviata di PiazzaPulita:
Abbiamo un paese come l’Italia che non è più il nostro paese. Loro pensano che qui la vita sia facile ma non può esser così. Il Sudafrica era un bellissimo paese quando era in mano ai bianchi, e c’era il sistema inglese. Quando hanno dato il potere a Mandela no, diciamolo, prima era un terrorista che ammazzava i bianchi.
(…)
Ma lei crede che qui ci sia una seconda Sudafrica?
Il pericolo è che non sappiamo se loro si girano contro noi e vogliono governare con il loro Qi.
Cioè con il loro quoziente di intelligenza? Cioè lei crede che siano meno intelligenti dei bianchi?
Sì, molto meno. Ha visto le loro facce quando atterrano? il menefreghismo sulle loro facce?
Commento personale
Questa donna non fa pena perché è vecchia, ma perché è decrepita in Umanità: una vergogna dell’Umanità. Un rottame arrugginito di umanità.
***
E cosa sta succedendo? L’emulazione! Idiozia chiama idiozia, barbarie chiama barbarie! E così qualche paesotto brianzolo, guidato da leghisti (sbarbatelli pisa in lecc o già smaliziati nel proporre slogan, quali “Prima noi, poi… poi… poi… loro”), non vuole stare indietro, e si candida all’Oscar della barbarie.
Ed ecco il sindaco di Oggiono, sbarbatello o pivello legista, fa i capricci, pesta i piedi, urla, protesta, chiama in causa tutti i diavoli dell’inferno, pur di evitare che il suo paese si contamini al contatto con poveracci, straccioni, senza identità. Già, Oggiono non deve sporcarsi: la gente è pura, casta, perfetta, angelica, bravi cittadini che pagano le tasse, che non rubano, che lavorano, che hanno diritto a questo o a quello, per di più vanno in chiesa a santificare le feste e osservano i comandamenti perfino di Mosè…
La vecchia demente di Gorino è ancora nulla al confronto dei ragionamenti degli ultra-barbari leghisti brianzoli!
***
Prima di proporvi l’intervista delirante di Roberto Paolo Ferrari, sindaco di Oggiono (Lc), che arriva perfino a citare Gandhi (forse pensava che fosse figlio di Bossi o fratello di Salvini), vorrei dire qualcosa, rivolgendomi alla parte “sana” di Oggiono. Certo, Oggiono non è tutta leghista, per fortuna: c’è anche la parte “migliore”, quella che è schifata dalle dichiarazioni del suo sindaco sbarbatello. Ma vorrei rivolgermi a due persone, anzi a tre.
Anzitutto, il parroco di Oggiono, nonché decano, don Maurizio Mottadelli, è un bravo prete (quando parlo bene di un prete, il giorno dopo arriva un terremoto); sì, è un bravo prete, e  so ciò che fa per la sua comunità, e come la pensa sull’immigrazione. Ultimamente ha organizzato serate interessanti sul fenomeno dei migranti.
Solo che lo inviterei ad essere ancora più duro con gli attivisti leghisti, in particolare con il sindaco, ed eventualmente emarginarlo, con qualche dura presa di posizione.
Ma vorrei rivolgermi anche al signor Germano Bosisio, che risiede a Oggiono, un tempo mio amico, con cui abbiamo lottato per tante cause in comune, poi, ognuno per la sua strada, chissà perché. Vedo che scrive sui giornali locali, senza mai mancare in ogni articolo di citare all’inizio la Costituzione e alla fine frasi del Papa o della Dottrina Sociale della Chiesa. Dunque, un bravo cittadino e un bravo cristiano. Non entro nel merito di quanto scrive, perché ho imparato a leggere il titolo, le prime frasi (citazioni della Costituzione) e le ultime (quelle papali). Ma… Come mai non interviene mai quando si tratta di salvare l’onore del proprio paese dalla barbarie leghista? Dove sei? Batti un colpo! Vieni giù dalla pianta, e non citare più la Costituzione o i Documenti del papa: ci hai rotto le palle! O hai votato anche tu la lista di Roberto Paolo Ferrari? Qualche dubbio l’avrei.
Infine, mi rivolgo al signor prossimo emerito cardinale di Milano, Angelo Scola, già praticamente residente a Imberido (frazione di Oggiono). È la sua nuova dimora. A parte il sindaco di Oggiono, a parte una buona fetta di oggionesi, ma soprattutto gli abitanti di Imberido in gran parte sono leghisti. Cosa farà per convertili al Vangelo originale, visto che i leghisti lo hanno stravolto? Che farà? D’altronde, cosa potrebbe fare un adepto di Cl, che ha convissuto per anni e anni con un Porco e con una masnada di razzisti?
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da http://www.lecconotizie.com/politica/profughi-oggiono-dice-no-intervista-al-sindaco-ferrari-345287/

“Profughi? Oggiono dice no”.

Intervista al sindaco Ferrari

OGGIONO – Nelle ultime settimane a Oggiono sta montando la protesta di alcuni residenti per il possibile arrivo di richiedenti asilo negli alloggi in via Bersaglio dalla cooperativa Brianza Nuova. Il sindaco Roberto Paolo Ferrari si oppone e guida la battaglia dei cittadini. Venerdì sera è stato annunciato un presidio a Oggiono, in via Bersaglio, insieme a Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia che dalle 20.30 vedrà un collegamento in diretta alla trasmissione “Dalla Vostra parte”.
I recenti fatti di Goro e Gorino hanno diviso ancora una volta l’Italia sulla questione dell’accoglienza. Lei condivide il comportamento di questi cittadini?
“Condivido totalmente quando accaduto a Goro. Quando il popolo patisce una palese ingiustizia è giusto e doveroso che ponga in essere tutte quelle azioni che possano contrastare tale ingiustizia, ma questo non lo dice il sindaco di Oggiono, lo diceva Ghandi stesso: bisogna opporsi agli atti ingiusti. Quindi sono solidale agli abitanti di Goro Gorino”.
Anche Oggiono si oppone all’arrivo dei profughi, cosa ha fatto scattare la protesta?
“Noi siamo in una situazione di palese incapacità del Governo di gestire questa situazione. Dopo due anni di arrivi e sbarchi quotidiani la logica non può più essere ‘prendiamoceli tutti’ perché in questo modo porti all’esasperazione i cittadini, ed è quello che sta accadendo. A Oggiono, nonostante la contrarietà della nostra Amministrazione, vorrebbero collocare 22 persone ad un costo di 32,90 euro ognuno, spesa che si accollerà la cooperativa che gestirà l’affare. Li vorrebbero collocare in 4 alloggi realizzati con una formula dell’edilizia residenziale convenzionata, per meglio spiegarmi, appartamenti a canone agevolato per giovani coppie e comunque famiglie più in difficoltà. Ci tengo a precisare che alcuni dei nuclei familiari che già avevano pagato la cooperativa che ha realizzato questi alloggi ha dovuto entrare e finirsi i lavori da soli perché la cooperativa è in liquidazione. E ora vogliono metterci questi 22 migranti”.
In che modi manifesterete il vostro dissenso? Si arriverà a costruire barricate come accaduto a Gori?
“Lo abbiamo già manifestato in svariati modi, in incontri pubblici e assemblee. Io sono pronto ad ostacolare fisicamente gli accessi di quelle palazzine, sull’onda di quanto avvenuto in Provincia di Ferrara. Sento che anche i miei cittadini sono pronti e disposti a tanto. Non escludo potremo ricorrere ad azioni legali”.
Il suo è un ‘no’ totale all’accoglienza?
“Come sindaco non mi sono mai opposto ad accogliere profughi, quindi persone con diritto d’asilo. Per fare un esempio, nella parrocchia di Oggiono oggi ci sono tre persone soggette a protezione internazionale: chi scappa dalle guerre deve essere accolto, chi invece viene in Italia per avere una situazione migliore (che poi è tutto da verificare da dove vengono, se davvero la situazione è così tragica) mi dispiace ma le norme della civile democrazia dicono che tu non puoi rimanere qui se non sei in regola con i permessi”.
Il Comune di Oggiono si detto contrario al patto dei sindaci lecchesi per l’accoglienza diffusa. I promotori di questo sistema dicono ‘meglio gestire che subire’ il fenomeno migratorio. Non è d’accordo?
“Oggi non ci chiedono di accogliere profughi, ma migranti per il 90% clandestini. Su 1300 e più persone ospitate in provincia di Lecco nessuna arriva da Siria, Libia e Iraq, quindi non si tratta di profughi bisognosi che scappano da guerre e sofferenze ma di migranti che devono essere rimpatriati. Sottolineo la grande incoerenza del ministro degli Interni Alfano che predica bene e razzola male, dicendo che bisogna sì fare accoglienza ma che i ‘non protetti da leggi particolari’ devono essere rimpatriati. Veniamo al bando accoglienza diffusa che io e altri sindaci abbiamo rifiutato: dall’accordo stipulato si parlava di un’incidenza del 3x mille sulla popolazione, ebbene su 330 mila abitanti in Provincia di Lecco con 1300 migranti ospitati già superiamo quest’incidenza a priori”.
Oggiono è un paese dove è presente, nella popolazione residente, una grande comunità di stranieri. Come è proceduto in questi anni il processo di integrazione? Se ha funzionato bene, non potrebbe succedere altrettanto con questi nuovi arrivi?
“Il 10 % degli oggionesi è straniero: ci sono delle problematiche, non lo escludo, recentemente si è aperto un contenzioso tra il Comune e alcuni ragazzi che hanno aperto un locale islamico senza permesso. A parte questi singoli casi, ci sono persone straniere e ragazzi che si sono integrati e fanno parte della comunità. Porto un esempio, risale a più di 30 anni fa: tre famiglie dal sud est asiatico arrivarono ad Oggiono e vennero accolte, oggi sono cittadini italiani e parte attiva della nostra comunità. Oggiono è un paese che ha saputo e sa accogliere, ma qui stiamo parlando di un’invasione che ci viene sostanzialmente propinata: perché dovremmo gestire noi questa faccenda? Prima di queste persone, che il diritto di permanenza qui (non trattandosi di rifugiati) non lo hanno, dobbiamo anche pensare ai nostri cittadini”.
La chiesa ha più volte spronato il mondo cattolico a rendersi disponibili ad accogliere. Lei è cristiano? Possono coesistere  i principi di cristiani di  carità con la lotta politica che sta affrontando?
“Sono cristiano e in merito a questa questione ho personalmente scritto al cardinale Scola: la mia idea, conciliabile con la mia lotta politica, è che l’accoglienza deve essere qualcosa di ordinato e sostenibile, non dobbiamo tralasciare le nostre povertà, verso le quali esiste uno strabismo notevole. I migranti devono avere un tetto sopra la testa, a scapito dei nostri cittadini che dormono in macchina. Come già detto io non sono contrario all’accoglienza in toto, e l’ho già dimostrato: non ne condivido la gestione”.
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Lo sbarbatello sindaco di Oggiono un’attenuante ce l’à, data la sua età da pisa in lecc!

12 Commenti

  1. angelo ha detto:

    PER CORTESIA PUBBLICARE SOLO IL NOME NON LA MAIL

    Vedo la foto dell’articolo,vedo i quattro volti e la mia senzazione e che sono i volti di un’Italia che non può migliorare.
    Angelo

  2. GIANNI ha detto:

    Inutili commenti che, magari indotti anche emotivamente, si limtino a replicare l’articolo.
    Pertanto vorrei introdurre un’ulteriore riflessione.
    Direi che xenofobia e considerazioni deliranti sono ormai valutazioni scontate, se riferite a certi comportamenti.
    E, quindi, come cercare una soluzione equilibrata per una questione ormai consolidata, come l’immigrazione?
    Proprio a proposito di equilibrio ricordo che gli antichi romani usavano dire in medio stat virtus,
    Probabilmente il principio, applicato a tale questione, significa che non dobbiamo cadere nè nelle facili demagogie, nè nel considerarci onnipotenti.
    Ogni centro urbano, piccolo o grande, ha una capacità di accoglimento e di integrazione, e probabilmente è a questa che dobbiamo guardare, consentendo un’accoglienza degna di questo nome.
    Al tempo stesso, inutile pensare che un centro possa accogliere un numero infinito di migranti, perchè, in questo modo, si rischia solo di fare demagogia e di scatenare quella xenofobia di cui agli esempi dell’articolo.
    Dobbiamo appunto perseguire una politica di integrazione,che, per essere realistica, non prescinda da limiti quantitativi, legati alle possibilità offerte dai singoli centri.

  3. germano ha detto:

    “Caro” don Giorgio
    conoscendoti so che pubblicherai integralmente la mia “risposta” e l’allegato che ti ho inviato all’indirizzo (non so se è rimasto lo stesso del passato).
    Ciao, germano

    “Caro” don Giorgio
    è da parecchio tempo che non seguo più il tuo sito. E non è un caso. Solo molto occasionalmente gli butto uno sguardo rapido e quindi non sono aggiornato sui temi che tratti.
    Mi hanno però riferito di questo tuo ultimo “contributo” che mi chiama direttamente in causa.
    M sono un po’ interrogato se fosse o meno il caso di “rispondere” ad una sorte di appello che mi rivolgi a “battere un colpo”. Era giusto ignorarti, visto l’ennesimo tuo modo supponente di trattare le cose, o interloquire ? Essendo poi “incasinato” in molte “battaglie” ( come le definiresti tu ), non certo private, era giusto dedicare tempo ad una persona che in passato ho difeso apertamente ma che, non solo a mio parere si è progressivamente, con mio dispiacere, perso lungo la strada di una specie di sordo rancore sempre più autodistruttivo, a mio modo di vedere.
    Scelgo la seconda strada non certo per giustificarmi, non mi interessa più di tanto la tua opinione di merito – ho la mia coscienza di “tentativo di cristiano e di uomo” – ma per chiarirti una volta in più i motivi del mio allontanamento dal tuo “pensiero” e “modo d’intendere” il cristianesimo ma anche il doveroso impegno civile e politico.
    Tu fingi di non saperne il perché ma invece ne conosci benissimo le cause, viste che te le ho più volte, con spirito costruttivo, recapitate. Ora però, mio malgrado, tu mi “costringi” a farlo pubblicamente ed avrei preferito non farlo, per rispetto perlomeno del genuino sforzo “profetico” che ti muoveva e che apprezzavo ma che, purtroppo ho visto gradualmente ridursi, con molte contraddizioni – perlomeno a mio opinabilissimo parere – al lumicino. Era quel modo di “sentire” che mi aveva attirato e, lo riconosco, mi era pure servito nel mio percorso di “tentativo di cristiano”.
    Non volendo però farne un “trattato”, che finirebbe col tediare e non interessare a nessuno, ecco qui alcune sintetiche considerazioni che ci “dividono” e che già ti avevo con schiettezza comunicato.
    Innanzitutto la tua crescente supponenza che ti ha portato a diventare un “sentenziatore” dall’alto, senza peraltro approfondire più di tanto, su tutto e tutti. Il tuo modo – giustamente scomodo ed urticante ma rispettoso delle opinioni degli altri – si è via via sempre più trasformato in uno sprezzante interloquire a base spesso di invettive e di epiteti gratuiti non favorenti certo il dialogo. E non è certo solo questione di “stile” ( non mi mai molto interessato peraltro il tuo gergo da “taverna” per bucare l’interesse anche mediatico). Non mi sembra quello l’atteggiamento coerente per una “correzione fraterna”, così giustamente in auge tra i primi cristiani, animati da una reciproca ricerca del Bene e del Giusto, qualcuno direbbe della Verità, di cui peraltro nessuno può ritenere d’essere possessore. Scusa la franchezza, che non manca certo ad entrambi, ma da fustigatore del pensiero (e dell’azione ) “assolutista” e “dogmatico” hai finito per poi praticarlo tu per primo.
    Ma quello che più mi spiace è che quel sano furore “correttivo” abbia perso strada facendo , anche soffocato certo da qualche incomprensione che in passato hai subito e da cui anch’io ti avevo difeso, quella componente di “amore fraterno” (parola impegnativa ma nitida e non retorica) che, a mio parere, dovrebbe sempre contraddistinguere un genuina ricerca di mutua crescita evangelica, e quindi pienamente umana, anche nelle più aspre e coraggiose “denunce”, sempre e comunque a fin di bene. Una sorta di sordo mix di, pur comprensibile, amor proprio e di spirito di rivalsa e di risentimento, di denuncia saccente e rancorosa, insomma una specie di odio autodistruttivo. Questo è perlomeno quello che io ho percepito e da cui spero proprio di tenermi alla larga anche nella mia “ricerca”, che sicuramente avrà pure aspetti contraddittori.
    Io però ho assolutamente “bisogno” di un po’ della Verità che c’è negli altri che solo un vero, e – a volte doverosamente – spinoso dialogo può reciprocamente servire ad ognuno di noi. E chi mi conosce sa di certo che non sono un “buonista” !
    Per non farla troppo lunga aggiungo solo che vari sono stati e continuano ad essere poi i motivi di non condivisione tra noi nell’ambito di un doveroso impegno sociale e politico ( quella con la P maiuscola di una Cittadinanza attiva “al servizio” della Collettività e non aprioristicamente schierata secondo logiche di appartenenza rigida ).
    Sei passato da una coraggiosa denuncia delle nefandezze berlusconiane ad un quasi “adorazione” di un suo, nei fatti, “rampollo” toscano (il bulletto di Firenze), arrivando a schierarti apertamente ( apprezzo comunque la schiettezza della posizione) per la modifica di una Costituzione che invece che essere riformata (meglio “disformata”) occorrerebbe essere effettivamente applicata . Altro che non “rompere più le palle con la Costituzione e con papa Francesco” ( che peraltro critichi, non riuscendo neppure a capire quanto sia importante invece sostenerlo per la sua scomoda coerenza evangelica ). E solo per fare un altro esempio : da una denuncia delle contraddizioni inumane del sistema neo liberista sei passato allo smisurato apprezzamento di uno dei suoi “maggiordomi” più striscianti, l’ex presidente della Repubblica.
    Infine un’ ultima considerazione : che ne sai tu di quello che io sto/stiamo facendo nella nostra comunità di Oggiono (perché fingi ad esempio di non conoscere il mio personale contributo pubblico che qui allego, antecedente di un giorno alla tua “filippica”) come di Lecco ? che ne sai ad esempio sulla genesi di quelle che tu chiami “interessanti serate sul fenomeno migranti” e quant’altro frutto di un lavoro comune di confronto e di dialogo, anche a volte sofferto, di più anni ? Pensi solo che conti quello che appare sui media che tu tanto ininterrottamente pratichi ?
    Mi fermo qui … ora seppelliscimi pure, se vuoi, con i tuoi improperi – non ti risponderò – ma voglio ancora poter credere che la genuina ricerca del Vero e del Giusto, praticata con franchezza mista ad una indispensabile dose d’umiltà, di cui peraltro tutti abbiamo costantemente bisogno, ci possa accumunare ancora, anche se su strade diverse.

    germano

    • Don Giorgio ha detto:

      Il nuovo indirizzo email è questo:

      dongiorgio.dec@gmail.com

    • Don Giorgio ha detto:

      Dovrei contestare ogni parola di questo tizio che mi ha profondamente tradito in un momento particolare, quando mio nipote Giovanni Bonelli è morto nell’agosto del 2010 per mesotelioma dovuto all’amianto. Neppure un gesto di solidarietà da parte del signor Germano Bosisio, che dice di lottare per il lavoro, e con cui avevo collaborato contro la chiusura della fabbrica Leuci di Lecco. Un paolotto che guarda le parolacce che dico o scrivo, e non guarda alla sostanza. Ha lottato per la Leuci, e ha perso. Ha lottato per la gestione dell’acqua pubblica, e ha perso. Perde sempre. Ora lotta per la giustizia e la democrazia (quali?), e non sa ciò che scrive, parla di costituzione e non ha capito un’acca della Riforma, ma siccome questa proviene dal governo Renzi, allora deve fare il bastian contrario, per partito preso. Però cita la costituzione, cita il vangelo, cita i papi, e poi… parla del mondo intero, ma non affronta a viso aperto la realtà locale, non ha il coraggio di sfidare il suo sindaco, certo scrive bene sull’accoglienza come un buon buonista cristiano alla papa francesco. Che dire d’altro? Alla larga da simili individui che riappaiono quando sono punti sul vivo.

    • Luca ha detto:

      Finalmente! Non so chi tu sia, caro Germano, ma hai detto parole sacrosante! Oramai i commenti qui, per quasi tutti gli articoli, sono solo di Gianni e Giuseppe che ovviamente sostengono qualsiasi tesi del Don. Si respira in ogni post un rancore e una supponenza che nulla hanno a che vedere col cristianesimo e neppure con la sana dialettica: che pena è diventato questo sito. E guai a scrivere una mezza parola contro Renzi : se ti va bene non ti pubblica il commento, se ti va male ti becchi una serie di improperi gratuiti.
      Son tutti coglioni quelli che criticano…poi il primo a cui non va mai bene nulla (tranne Renzi, che poi come hai detto tu è tale e quale il Berlusconi tanto odiato) è proprio il Don. Non gli va bene il Papa, il Vescovo,i preti dei comuni vicini e lontani,i grillini, i leghisti… e chi più ne ha più ne metta, basta criticare qualsiasi cosa e offendere, insultare, odiare. Questo è diventato il pensiero di un uomo che ritenevo LIBERO e cge ho spesso sostenuto, anche solo con la mia preghiera. Che pena tornare qui dopo molto tempo e leggere certe cose da chi si era dichiarato uno di estrema sinistra. Ridicolo forse più che penoso.
      Per Don Giorgio: non pubblicare questo commento (altri amici mi han detto che se i commenti sono contro il tuo pensiero o contro Renzi manco li pubblichi) oppure fallo e insultami (coglione mi pare sia il tuo epiteto preferito), spero che quello che hai letto ti faccia riflettere. Buona giornata.

      • Don Giorgio ha detto:

        Come vedi, ho approvato il tuo commento. Perché lasciare solo Germano? Poveretto! Almeno adesso è in buona compagnia. Tranne che Germano l’ho conosciuto, l’ho stimato e poi…, mi ha strumentalizzato, ed io credevo che, anche da “nemici politici”, come siamo diventati dopo, potesse rimanere un minimo di solidarietà personale. No! Lui il perfetto ortodosso cristiano, cattolico fin nelle midolla, ed io l’eretico bestemmiatore. Invece, non conosco la tua “bella” faccia, magari di cittadino menefreghista che non ha fatto un cazzo per tutta la vita per gli altri, e che si erge a difensore della democrazia, quella del menga. Almeno il sottoscritto bene o male si è beccato delle denunce, delle querele, è stato minacciato, insultato, non certo per godermi qualche orgasmo. Di gente come voi l’Italia, quella “migliore”, non ne ha bisogno, anzi patirà sempre le pene dell’inferno. Non tentare neanche di rispondere, perché non approverò. Vedi, su questo sito, che mi costa fior fiore di soldi (che risparmio senza andare a spasso e facendo una vita da certosino, e tanto meno vado a puttane) vige una legge: accetto i commenti anche critici ma intelligenti, non di gente che per partito preso vorrebbe insultarmi.

      • Giuseppe ha detto:

        Gentile signore, poiché mi ha chiamato in causa mi sento in dovere di fare alcune precisazioni. Ho la fortuna, nonostante l’età, di avere ancora un cervello che ragiona da solo e non ha bisogno di essere imbeccato da nessuno. Per il resto, a volte posso anche condividere le idee di don Giorgio, ma siccome su alcuni argomenti la penso in modo del tutto diverso, non ho alcun timore a farglielo presente, cercando ovviamente di mantenere il mio linguaggio nei limiti della buona educazione e dell’indispensabile rispetto reciproco . Tanto per fare un esempio, pur approvando a grandi linee la riforma costituzionale che ci verrà sottoposta con il referendum, mantengo intatte le mie riserve sul conto di Renzi, di cui non sono e non sono mai stato un sostenitore, perché a mio giudizio la consultazione referendaria non è, come qualcuno vuol far credere, una votazione pro o contro di lui, ma semplicemente ci chiede di esprimere il nostro giudizio sulla legge che viene proposta. Per questo, infatti, ritengo che al riguardo sia necessaria una informazione il più possibile corretta ed imparziale. La ringrazio dell’attenzione, Giuseppe

      • GIANNI ha detto:

        PER LUCA:
        anch’io mi sento chiamato in causa e vorrei precisare che ho sempre espresso le mie opinioni perchè convinto delle medesime, autonomamente, non sulla base di qualche ipse dixit.
        Come quando, tanto per fare un esempio, io criticavo, anche in modo piuttosto perentorio, il governo Monti, e don Giorgio si trovava su posizioni diverse.
        Se io e don Giorgio ci troviamo concordi su molti temi, tanto di guadagnato.
        E comunque, se c’è qualcuno che non si è fatto problemi a dire la sua, esponendosi anche a vicissitudini legali, è stato don Giorgio.
        Il che dovrebbe essergli quanto meno riconosciuto.
        Quanto al linguaggio usato, ognuno ha le sue abitudini e la propria forma mentis.
        Da parte mia, ho sempre cercato di esporre le motivazioni del mio pensiero.
        Sempre al fine di confutare la tesi che io scriverei tesi solo concordi con don Giorgio, inoltre la considerazione che talora io e Giuseppe, che pure sarebbe uno che scriverebbe tesi solo concordi con don Giorgio, talora non concordiamo.
        IL che dimostra che almeno uno di noi due non scrive solo tesi sostenute da don Giorgio.
        MA non solo.
        Cito i seguenti argomenti, anche a prescindere dal governo Monti:
        1) le tesi a favore delle vaccinazioni.
        Basta andare al seguente articolo, a sostegno delle vaccinazioni:
        http://www.dongiorgio.it/26/10/2016/i-vaccini-non-sono-unopinione-il-libro-giusto-per-smontare-le-tesi-antivacciniste/
        e si potrà rendere conto che la mia opinione è stata diametralmente opposta, se ancora non fosse chiaro, proprio rispetto alle tesi pro vaccinazioni, sostenute dal medico, di cui all’articolo.

        2) Altro esempio: ho sostenuto, sempre in qualche mio commento, il pieno diritto all’obiezione di coscienza, riguardo la questione dell’aborto, argomentando che debba essere garantito al pari di altri diritti.
        E così via, come vede, può capitare che io non sia per nulla d’accordo con le tesi esposte, e non mi pare di aver avuto peli sulla lingua nel dichiararlo.
        Sempre, comunque, sostenendo con varie motivazioni le mie tesi.
        A don Giorgio, ripeto, andrebbe quanto meno riconosciuto il merito di non aver avuto paura a difendere le proprie tesi in prima persona, anche a costo di conseguenze legali, in un paese che non definirei pienamente libero e democratico, a tutt’oggi.

      • GIANNI ha detto:

        SEMPRE PER LUCA:
        proprio ripensando, questa mattina, alle critiche rivolte contro un presunto pensiero unico nei commenti, mi sono venuti in mente alcuni netti distinguo, da parte mia, rispetto a posizioni espresse negli articoli, e condivise invece da parte di Giuseppe, anche su temi molto delicati, come il fine vita.
        Grazie anche all’ora in più, guadagnata ieri notte,
        ho avuto tempo e modo di andarmi a ricercare certi miei commenti.
        Il mio invito, per chi fosse interessato a rendersi conto, una volta di più, della reale situazione dei commenti, improntata talora anche a certa dialettica, è quello di andare ai seguenti link, qui sotto postati.
        Si riferiscono a miei commenti in materia di fine vita.
        Quindi invito a confrontarli con gli articoli, cui si riferiscono tali commenti, e con i commenti di Giuseppe.
        Naturalmente sono solo un esempio, poi ci sarebbero altri temi, su cui si è espressa una certa dialettica, alcuni dei quali, ad esempio, evidenziati nel mio precedente commento, rivolto sempre a LUCA.
        Ecco i link dei miei commenti:

        http://www.dongiorgio.it/21/02/2015/nove-anni-fa-moriva-luca-coscioni-una-vita-spesa-per-la-liberta/#comment-12910

        http://www.dongiorgio.it/28/02/2015/il-voto-che-apre-la-strada-al-testamento-biologico/

        • GIANNI ha detto:

          DIMENTICAVO…SEMPRE PER LUCA:
          se si vuole risparmiare di andare ai commenti ed agli articoli linkati, ecco di seguito una sintesi più copia ed incolla delle nostre diverse posizioni (mei rispetto ad articoli ed a commenti di GIUSEPPE).
          Un articolo riportava tesi favorevoli al fine vita; io commentavo evidenziando dei distinguo, ed ecco, ad esempio, con evidente riferimento al mio commento, in evidente contrasto, quanto commentava Giuseppe (copia ed incolla):
          La signora Coscioni dice già tutto, e lo dice in modo incisivo e senza peli sulla lingua. Ogni altro commento, con relativa dotta dissertazione, mi sembra inopportuno, anzi, superfluo.

          Da parte mia, replicavo già nello stesso articolo, osservando quanto segue (copia ed incolla):…..ovviamente ci sono tanti argomenti su cui si può dibattere, e su cui noi diciamo la nostra, a maggior ragione con necessità di argomentare sopratutto quando si tratta di materie così delicate, anche perchè sopratutto su questi vale il principio tot capita……
          Se è per questo, allora, ci sarebbero temi, come dire, meno vitali….e sui quali, a confronto, varrebbe ancor meno la pena di dibattere, certo, questo sempre a mio modesto avviso, appunto tot capita………

          Ma non solo.
          In occasione di altro articolo, anche questo linkato nel mio precedente commento, tra l’altro sempre in posizione dialettica con quanto commentato da Giuseppe, e quindi anche nei confronti delle posizioni della Coscioni e di Kung, riprese dall’articolo in oggetto, ecco cosa osservavo (copia ed incolla):
          …..Il motivo per cui non ritengo superflui commenti o dissertazioni, a differenza di altri (LEGGESI GIUSEPPE), riconduce intanto al fatto che la mia posizione non è la stessa, appunto, di altri.
          Pertanto, per un verso, proprio per il rispetto dovuto alle altrui idee, sarebbe assurdo, intanto, dire che una propria posizione è la stessa di altri, quando non la si ritiene tale. Pertanto sarebbe appunto superflua se fosse la stessa, ma così non è.
          Inoltre, per altro verso, proprio considerando la diversità di idee su un tema, se si considera esaustiva solo la posizione di taluni, pur autorevoli teologi o personaggi noti alla cronaca, su cosa si possa o debba pensare in materia, allora si conferisce una sorta di patente dogmatica a taluni su determinate materie, come appunto se, pur con tutto il dovuto rispetto, un Kung o la signora Coscioni fossero necessariamente esaustivi o godessero quasi di un’infallibilità dottrinale. Non mi pare, al limite chi cattolico la riferisce al papa, appunto in base al dogma dell’infallibilità pontificia, peraltro neppure sempre, ma solo quando parla ex cathedra, fermo restando che un giudizio di superfluità sulle altri opinioni, a mio avviso, la dice lunga sul rispetto del libero pensiero ( E QUI HO NETTAMENTE REPLICATO, APPUNTO, AI GIUDIZI DI SUPERFLUITA’ DI GIUSEPPE…).
          E, proprio in virtù di principi opposti all’Ipse dixit, penso che taluni aspetti rimangano sullo sfondo, per non dire che sono completamente assenti, in talune riflessioni, ragione fondamentale per cui evidenziarli mi pare tutt’altro che superfluo.
          Pertanto, ripeto, la mia posizione è semplice: libertà sì, ma nella piena consapevolezza dei rischi che quella stessa volontà subisce per i motivi superiormente esposti.

          PIU’ DIALETTICA DI COSI’……

  4. Giuseppe ha detto:

    Prima o poi doveva succedere. Da diverso tempo vado ripetendo nei miei commenti che stiamo vivendo un periodo di grande confusione e di scarse certezze, in cui la campagna di xenofobia, alimentata da alcuni schieramenti politici ben precisi e dal chiacchiericcio del passa parola incontrollabile, che si nutre per lo più di affermazioni deliranti e di luoghi comuni inventati di sana pianta, si sta gradualmente affermando. Ed eccoci a fare i conti con i primi effetti. Oltretutto visto che alcune regole di buona educazione, come la riservatezza e il buon senso, vengono ormai considerate dei difetti, perché di questi tempi, seguendo l’esempio di certa stampa, dei mass-media e dei social network, ognuno si sente in diritto di urlare sguaiatamente ciò che pensa (o è indotto a pensare), fregandosene delle conseguenze. Così , quelle stesse persone che una volta, forse, avrebbero provato un senso di vergogna anche soltanto a immaginare certe cose, adesso addirittura si vantano di “esternarle”. E poco importa che nella realtà dei fatti queste prese di posizione possano rivelarsi sbagliate e vengano smentite quotidianamente, perché la propaganda e lo spirito di emulazione hanno nella testardaggine ottusa il loro punto di forza e la frammentarietà di notizie che vengano da altri paesi, debitamente estrapolate e manipolate da mezzi di comunicazione di parte, non fanno che rafforzare questi convincimenti. L’aspetto peggiore di tutto ciò è come se ci trovassimo di fronte ad una specie di epidemia, che purtroppo finisce per contagiare anche brave persone.

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