di don Giorgio De Capitani
Archiviato l’Expo tra le cose più strabilianti di Angelo Scola a Milano, ecco ora avvicinarsi il Giubileo, che l’arcivescovo ha tradotto concretamente nei minimi particolari per la sua Diocesi che, essendo una tra le più grandi del mondo, non poteva non aderire alla grande macchina di distribuzione-grazie, che fra poco sarà messa a distribuzione di “oves et boves et universa pecora campi”. In altre parole: tutti, indistintamente, potranno accedere alla infinita misericordia di Dio, con il prezzo stabilito dalla Chiesa. Certo, la penitenza è relativa alla gravità del peccato, il quale a sua volta è relativo al dogma morale della Chiesa.
Da non dimenticare: è sempre stata la Chiesa a imporre le condizioni a Dio, e dio, quello della chiesa-istituzione-religione, è diventato un distributore meccanico.
Dunque, Angelo Scola, oramai al settimo cielo (ma sarà vero? non è che già teme uno scherza da… papa?) per l’arrivo del Sommo Pontefice il prossimo 7 maggio, ha proposto nove chiese giubilari (dove acquistare le indulgenze) e 59 chiese penitenziali (dove confessarsi).
Sulle Confessioni e sulle Indulgenze mi sono già espresso, e il giudizio resta ancor più negativo, al pensiero che il Giubileo sarà ridotto ad una serie di pratiche religiose, che non usciranno dagli schemi traboccanti di formalità farisaiche da ogni lato.
La Misericordia divina: sarà il tema di fondo del Giubileo. La parola “misericordia” deriva dal latino “misericors”, composto dal tema di “miserere”, aver pietà, e di “cor”, cuore. Già, il cuore, per gli ebrei sede della mente e dei sentimenti, e per i mistici, nella sua cavità più profonda, sede dell’essere divino.
In pratica, ripeto, tutto sarà ridotto a qualche pratica religiosa, magari anche folcloristica (da Angelo Scola e dai suoi scagnozzi possiamo aspettarci di tutto, dopo le manifestazioni plateali con al centro un pezzo di ferro!).
Chiuderei un occhio sulle Confessioni: d’altronde la gente è fatta così; se non butta fuori qualcosa che le pesa sulla coscienza e non lo carica sulle spalle di qualche cireneo non è soddisfatta. Tuttavia, insisto nel dire che andrebbe abolita la confessione individuale dei ragazzi!
Ma sulla vicenda delle indulgenze, dico solo che è vergognoso riproporle ancora oggi. Che siano state inventate dalla Chiesa, lo sostengono anche i teologi più seri. Diamone un taglio, e mettiamoci una pietra sopra. Il Padre Eterno si è già arrabbiato abbastanza, perché farlo di nuovo incazzare?
D’altronde, come pretendere da Angelo Scola qualcosa che non riuscirà mai a fare: ovvero, uscire da uno schema mentale senza scampo?
Il Papa, l’anno prossimo verrà a Milano, ma a far che? Porterà la nomina del nuovo cardinale di Milano? Credo che già prima succederà qualcosa di particolare.
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ANCORA BISOGNA CREDERE ALLE “INDULGENZE”???? MA PER FAVORE!!!!!!
Personalmente credo nelle indulgenze e sicuramente ne lucrerò più di una (non a Milano, non sono di lì) e senza esborso di denaro (non previsto).
Tuttavia a proposito di chiesa e denaro, una riflessione: Papa Francesco (che sicuramente nella sua visita a Milano avrà ponti d’oro) lo verrà a sapere che nel Duomo di Milano, che sino a prova in contrario è una chiesa cattolica aperta al culto, anzi per la precisione la Cattedrale della Diocesi più grande del mondo, i comuni mortali per poter entrare devono passare in biglietteria e pagare? (cosa per inciso che non avviene in altre chiese anche più importanti, a partire dalla Basilica di San Pietro dove l’ingresso è gratuito e vengono anche offerti gratuitamente a tutti i servizi igienici ed il deposito bagagli).
Siamo ormai così imbesuiti dalle televisioni e dai giornaloni che si parla a ruota libera, senza il minimo ritegno, così, automaticamente, proprio come degli automi, dei robot.
Bello l’accostamento “lucreare” un’indulgenza: lucro, guadagno… che schifo! Accostare quello che si vorrebbe il bene, il bello, l’amore per prossimo con il lucro, il guadagno (che materialismo perverso!). Come expo, cl, cdo, certi cardinaloni. Basta, io credo che uscirò definitivamente da questo circo, che calpesta i valori che mi aveva inculcato da piccolo e in cui, paradossalmente!, credo ancora, ma vedo orrendamente vilipesi: per cui crederò con persone che non svillaneggiano con i loro comportamenti il messaggio che, a parole e in malo modo, dicono di voler veicolare.
Più sento parlare di indulgenze (e purgatorio), reliquie ed altre trovate del genere, e più mi sento solidale con Martin Lutero. Possibile mai che la Chiesa di Gesù Cristo sia una sorta di centro commerciale dove annidano il baratto e la superstizione? Forse non ho capito niente del messaggio del Salvatore e, probabilmente, non sono un buon cristiano, o meglio cattolico, ma ho l’impressione di trovarmi di fronte ad una fiera paesana dalla facciata esteriore accattivante, che cerca di stupire con offerte speciali, sconti e saldi. Insomma, tutte cose che non hanno nulla a che vedere con la missione che le è stata affidata.
A proposito di fiera, mi rendo conto di andare fuori tema, ma non posso fare a meno di pensare all’Expo e alle infelici dichiarazioni del giudice Cantone, l’uomo che ha svolto le funzioni di controllo, dopo la scoperta della vasta corruzione che imperversava sui lavori, mettendone a rischio la realizzazione. Forse sua eccellenza , giustamente fiero del lavoro svolto, si sarà un po’ montato la testa perché ha pensato bene di poter paragonare Milano a Roma, a tutto vantaggio (stranamente) della città meneghina, sentenziandone una indiscutibile superiorità morale. Ma l’illustre giudice in che paese vive? Capisco che in quanto capitale Roma è un bersaglio facile e, nell’immaginario comune, la culla di tutti i mali, ma non mi pare che la città della Madonnina e il suo entroterra, come tu hai più volte rammentato, sia paragonabile a una verginella innocente. E, di grazia, quali sarebbero i suoi anticorpi? Forse nelle loro dichiarazioni i personaggi di spicco dovrebbero usare più discernimento e ricordarsi che un po’ di prudenza non guasta mai.
Beh, ancora una volta nulla di nuovo sotto il sole….ennesima conferma della mia interpretazione, formulata in tempi non sospetti, della figura di questo pontefice.
In buona sostanza, non mi pare che sia un pontificato all’insegna di chissà quali riforme….
Ma se qualche dubbio è sorto in merito all’interpretazione di questo ponefice, credo che ben pochi dubbi vi fossero su Scola, per cui, ripeto, davvero nulla di nuovo sotto il sole…..
Ma si possono ancora pagare le indulgenze??Pensavo che bastasse confessarsi pentirsi(cosa più dura)tutto senza pagare leggendo l’articolo sopra don Giorgio parla di 9 chiese x acquistare le indulgenze esiste un tariffario non ci posso credere?Il giubileo puo’ essere un momento universale della chiesa dove si espone la possibilità della speranza per tutti attraverso la misericordia visto come cammino di conversione
questa cosa delle indulgenze mi ha sempre lasciato molto perplesso, so quello che la storia ci dice circa gli usi che nel medioevo si avevano su tali pratiche, oggi diremmo il business che sviluppava….mah io credo che la chiesa oggi potrebbe farne benissimo a meno e forse sarebbe meglio…
non potendo andare a roma potrebbe indicarmi quali sono le 9 chiese giubilari della diocesi ? grazie 1000, bob
http://www.resegoneonline.it/articoli/La-Zona-Pastorale-III-verso-il-Giubileo-della-Misericordia-20151012/
grazie 1000,alla Madonna del bosco ci vado spesso. è proprio una bella chiesa. andrò lì per lucrare un indulgenza
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